una coppia di rinomati intellettuali che, da quando si sono messi insieme, hanno perso tutti i loro superpoteri e sono diventati incredibilmente scemi.

giovedì 21 maggio 2015

Penelopeia - variazioni sul tema della tessitrice

Cari lupini,
in questo nuovo post (sono passati secoli!) vi aggiorno sul mio ultimo lavoro, di cui sono particolarmente fiera.

Ho illustrato "Penelopeia - variazioni sul tema della tessitrice",  di Francesca Nenci, edito da ETS.

"Penelopeia" è un epillio, un piccolo epos, e racconta di Penelope che, stanca di aspettare Ulisse, decide di tessere la tela del suo destino e partire per un viaggio avventuroso che la porterà a conoscere prima di tutto sé stessa.





















Nelle mie illustrazioni ho cercato di fondere la linearità e la chiarezza della pittura vascolare greca con la morbidezza preraffaellita. Nelle mie intenzioni volevo che la profonda metamorfosi di Penelope all'interno del racconto fosse percorribile anche attraverso le immagini. Spero di aver fatto un buon lavoro.

Vi faccio vedere qualche illustrazione, ma non troppe per non rovinarvi la sorpresa!






















La quarta di copertina:

La tela che Penelope nell’Odissea fa e disfà è l’immagine e il simbolo dell’iterazione del dolore e di un tempo ciclico che non ha progresso, poiché ritorna su se stesso, come il labirinto o come i meandri del cervello che il dolore ripercorre, ogni volta a segnare con i colpi del telaio i momenti della disperazione.
La tela di Penelope, come quella di tutte le tessitrici, è muta: è un dono silenzioso, come lo sono i manufatti delle donne, che non hanno parola; ma l’arte perfetta sublima un dolore perfetto, ed il mito lo stigmatizza e, conferendo assolutezza all’episodio contingente, lo rende archetipo. In Penelopeia l’eroina infrange questa assolutezza, tanto che i colpi battuti sul telaio per tessere la tela della sua nuova vita sembrano risuonare di libertà e di gioia.

L'autrice, che ringrazio per l'opportunità che mi ha dato di partecipare al suo progetto:

Francesca Nenci ha insegnato latino e greco nei licei classici di Volterra, Pontedera e Pisa. Ha collaborato con il Dipartimento di Filologia classica dell’Università di Pisa come docente a contratto.
Dal 1997 al 2010 ha diretto il Laboratorio teatrale “La tragedia greca dal testo alla scena”, poi “Mitopoiesi”, al Liceo Classico “G. Galilei”. Molto del materiale delle prime sette tragedie rappresentate è confluito nel volume Il gioco della scena tragica, ETS 2004.
Fra i principali lavori e pubblicazioni ha curato la revisione dei tre voll. di G.B. Conte-E. Pianezzola, Storia e testi della letteratura latina, Le Monnier 1997-1999; il volume Eschilo, Coefore (in collaborazione con L. Arata), Cappelli 1999.
Ha inoltre curato la traduzione e gli apparati critici dei volumi: Seneca, Tieste, BUR 2002, 20073; Euripide, Alcesti, Simone 2003; Euripide, Ippolito, Signorelli-
Edumond 2004, 20148; Cicerone, La repubblica, BUR 2008, 20103; Tacito, Le storie, Mondadori 2014.

Potete trovarlo distribuito nelle principali librerie o ordinarlo

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Buona lettura!